Vicenza, 10 aprile 2020 – Anche LineaNews esprime la sua solidarietà al collega giornalista denunciato dalle forze dell’ordine mentre stava svolgendo il suo lavoro assistendo al sit-in di protesta dei sindaci dell’area di Monselice che si è svolta ieri davanti all’Ospedale di Schiavonia.
Con la denuncia da parte della Polizia Locale nei confronti del collega del Mattino di Padova, Nicola Cesaro, si è compiuto un abuso di potere: di fatto al giornalista è stato impedito quello che si chiama “diritto di cronaca”. Non era lì a bighellonare, era lì in disparte, ma vicino all’evento, per capire cosa facessero e cosa dicessero i primi cittadini della Schiavonia (per chi non lo sapesse un’area del Basso Padovano). In poche parole Cesaro era lì perché mandato a lavorare dai suoi superiori! Spero, come minimo, che il comandante dei vigili di Monselice stracci la denuncia: c’è di mezzo la Costituzione e la legalità!
ECCO IL COMUNICATO DEL SINDACATO DEL VENETO
Il diritto di cronaca viene “multato” a Monselice. Il comandante dei vigili del comune padovano ha denunciato per assembramento il cronista del Mattino di Padova, Nicola Cesaro. «Un inaccettabile episodio di abuso, un tentativo di intimidire la stampa» accusa il Sindacato giornalisti Veneto.
Il collega si trovava davanti all’ospedale di Schiavonia per seguire la protesta di 22 sindaci della zona che chiedevano, come riporta l’Ansa, “la graduale riapertura alla popolazione locale di una parte delle attività ordinarie del nosocomio, ora divenuto a Covid Hospital”.
Non è servito a nulla qualificarsi come cronista ed esibire la regolare autocertificazione che motivava la presenza per ragioni di lavoro: Cesaro è stato ugualmente denunciato: «Indossavo la mascherina, rispettavo la distanza di sicurezza, ho spiegato perché ero lì».
Nella foto di copertina l’Ospedale della Schiavonia (foto Ansa)