Casale sul Sile, urbanistica e Amazon: consiglio comunale off limits per i giornalisti

Casale sul Sile, urbanistica e Amazon: consiglio comunale off limits per i giornalisti

Clamorosa decisione degli amministratori di Casale sul Sile che in consiglio comunale stavano discutendo il caso urbanistico di Amazon: un giornalista e un video-maker vicentini messi alla porta: volevano documentare la seduta pubblica!

Casale sul Sile (Treviso), 26 giugno 2020 – In provincia di Treviso registriamo un’esplicita limitazione del diritto di cronaca un altrettanto esplicito attacco alla libertà di stampa!

Al giornalista vicentino Marco Milioni che per la testata Estremeconseguenze.it sta realizzando un reportage sul caso del futuro centro logistico di Amazon che dovrebbe sorgere a Casale sul Sile, ieri è stato impedito di accedere e di filmare alcune fasi del consiglio comunale dedicato al tema.

A negargli l’ingresso è il sindaco Stefano Giuliato.

Il giornalista Milioni non ha certo subito passivamente il palese attacco alla libertà di stampa messo in atto dal primo cittadino, ed ha segnalato il caso al Ministero degli Interni e alla Prefettura e alla Questura di Treviso.

Tra i destinatari della denuncia anche il sottosegretario agli interni il vicentino Achille Variati e pure il Presidente dell’Ordine dei giornalisti del Veneto.

Si legge nell’esposto di Milioni: “La mia presenza e la necessità di filmare alcune fasi della assise … era stata annunciata via e-mail al sindaco Giuliato… Tuttavia al momento di entrare nella sala del consiglio, erano le 20,15 circa, da parte dello stesso primo cittadino è stato opposto un formale diniego all’ingresso nei miei confronti in forza di una non ben precisata disposizione del comune o meglio del regolamento del consiglio comunale”.

E prosegue il giornalista: “Di fronte alle mie sentite rimostranze circa la palese, evidente ed immotivata lesione del diritto di cronaca, durante una pubblica assemblea, il diniego veniva in qualche modo ribadito e confermato da una donna non bene identificata che si presentava come la capogruppo, la cui presenza e il cui ruolo in quel contesto non mi è ancora dato capire poiché il funzionamento della assise municipale spetta solo ed esclusivamente al presidente del consiglio comunale”.

Milioni specifica che l’accesso è stato negato non solo a lui ma anche a Filippo Leoni, il videomaker vicentino che lo accompagnava e che con Milioni ha già realizzato un paio di inchieste.

Il giornalista, che da tempo nel Nordest si occupa di inchieste in materia ambientale (Superstrada pedemontana veneta, Valdastico nord, Pfas, Alilaguna e Pili a Venezia), e sul tracollo delle ex popolari venete, alla fine dell’esposto chiede che “chi di competenza prenda tutti i provvedimenti del caso… stante la gravità di quanto accaduto”, anche in ragione del fatto che “la libertà di stampa e le pratiche ad essa collegata sono tutelate dall’articolo 21 della Costituzione”.

QUI IL TESTO DELL’ESPOSTO DI MILIONI

Molto interessante anche quanto Milioni scrive sul suo blog a commento dell’accaduto:

QUI IL COMMENTO DI MILIONI SUL SUO BLOG

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