
Ad inizio estate 2014 all’assemblea di Confindustria Vicenza e Verona, Pedrollo, Zigliotto, il Presidente Renzi e Squinzi.
Riaprire il Tribunale di Bassano del Grappa e rilanciarlo trasformandolo nel Tribunale della Pedemontana Veneta. E’ questa la richiesta che il presidente di Confindustria Vicenza, Giuseppe Zigliotto, ha formulato al Presidente del Consiglio Matteo Renzi in una lettera inviata oggi a Palazzo Chigi e al Ministro della giustizia Andrea Orlando. Un intervento in vista del Consiglio dei Ministri in calendario venerdì 29, nel quale è attesa una decisione definitiva sulla riforma della “geografia giudiziaria”. Un problema, quello dell’emergenza giustizia, denunciato da tempo da Confindustria Vicenza e che ora Zigliotto torna a sottolineare puntando direttamente all’attenzione di Renzi.
Nella lettera il presidente degli Industriali vicentini riassume le ragioni alla base della mobilitazione di questi due anni a sostegno del Tribunale bassanese e ricorda la situazione di emergenza della giustizia nel Vicentino, per chiudere con la richiesta-appello al Presidente del Consiglio e al ministro Orlando.
“Va tenuto conto che a Bassano del Grappa esiste già un’ampia struttura giudiziaria, la Cittadella della Giustizia, capace non soltanto di rinnovare l’efficienza già mostrata in passato, ma anche di incrementare il proprio bacino d’utenza fino ad assumere le dimensioni del ‘tribunale ideale’ – scrive Zigliotto -. Il Tribunale avrebbe anche il pregio di sgravare in buona parte i mega-tribunali del Veneto centrale, consentendo loro di avvicinarsi alle dimensioni ottimali e di guadagnare a loro volta in efficienza. Chiedo dunque che il Governo, tenuto conto della particolare situazione economica veneta e della necessità che la risposta di giustizia sia veloce ed efficiente, voglia intervenire per migliorare il sistema giudiziario di questa regione, condizione essenziale per garantire la sopravvivenza di molte imprese e il benessere dei cittadini, ripristinando il Tribunale di Bassano del Grappa e trasformandolo in uno strategico Tribunale della Pedemontana Veneta”.
Commentando la decisione di rivolgersi direttamente al presidente Renzi, Zigliotto ricorda che “da anni la giustizia nella nostra provincia è amministrata con organici drammaticamente sottodimensionati e risorse inadeguate”.
“Abbiamo un magistrato ogni 23 mila abitanti quando la media dovrebbe essere di uno ogni 11 mila. E la Sezione Lavoro del Tribunale ha due soli giudici, costretti a far fronte a un carico di lavoro fuori misura, con tempi di attesa insostenibili per le imprese, un fattore che limita la competitività del territorio. Ricordo il caso recente della multinazionale americana che ha rinunciato ad aprire uno stabilimento da 400 addetti nel Bassanese proprio perché scoraggiata dai tempi lunghi della giustizia e quindi da una situazione di incertezza del diritto che le grandi aziende straniere non possono accettare. Ma in questo modo perdiamo occasioni di ripresa e di occupazione, compromettendo il futuro del territorio. E’ evidente, di fronte a una situazione così di emergenza, che confermare la chiusura del Tribunale di Bassano e l’accorpamento a Vicenza sarebbe un colpo letale alla capacità di amministrare la giustizia nel Vicentino. La giustizia non è un optional, è una necessità senza la quale viene minata la possibilità di fare impresa e di farlo sapendo di poter difendere i propri diritti”.
La chiusura del Tribunale di Bassano, sottolinea il presidente di Confindustria Vicenza, ha già prodotto effetti nefasti su tutta l’amministrazione della giustizia in provincia: “A Vicenza si ritrovano ora con tutto il carico di lavoro bassanese senza avere giudici in più, visto che quelli di Bassano hanno chiesto in gran parte il trasferimento altrove. Confermare la chiusura vorrebbe dire mettere a terra una delle aree più produttive della provincia e del Veneto e questo non è accettabile: i nostri sono territori che sostengono l’economia del paese, ma dal paese continuano a essere trascurati e snobbati. Il governo capisca che così non si può continuare e ascolti l’appello congiunto arrivato in questi giorni dai sindaci di Vicenza, Treviso e Padova perché si rivedano le decisioni prese a suo tempo: i sindaci sono i rappresentanti dei cittadini e conoscono le esigenze del territorio. Anche il governatore Zaia sta sostenendo con forza le ragioni alla base della necessità di un ottavo tribunale veneto, quello appunto della Pedemontana Veneta con sede a Bassano. Voglio confidare che il Presidente Renzi sappia dare il giusto rilievo a tutte le voci che dal territorio si sono levate per sottolineare la gravità della situazione”.