Venezia, 19 maggio 2020 – TUTTO VERO, non è una fake news – 23 anni fa in otto assaltavano il campanile di San Marco e ieri un pene di cemento armato alto un metro e del peso di 200 chili, con tanto di mascherina sul prepuzio, è stato rinvenuto in piazza San Marco. L’atto “terroristico” è stato rivendicato da un sedicente artista-terrorista con una telefonata all’agenzia DIRE.it
“Il pene e’ un simbolo di vita, afferma che Venezia è viva e ha bisogno di vivere, e provoca invitando a essere duri, non mollare e rialzarsi”, ha affermato il “terrorista” con voce cammuffata.
Altro che tanko a violare piazza San Marco con occupazione del campanile per opera dei cosiddetti “Venetisti” (e altro che venetisti quelli di 23 anni fa – dissero i veri indipendentisti – erano semplicemente dei poveracci illusi e plagiati a compiere una pagliacciata!): un ventennio dopo arriva un bel membro maschile con tanto di hashtag: #ciapaipaebae
Evidentemente fa riferimento alla situazione difficile in cui si trovano i veneziani dopo il lockdown da Covid-19: UN GESTO IRRIVERENTE CHE DOVREBBE FAR RIFLETTERE “SUA MAESTA’ TELEVISIVA” LUCA ZAIA! Le palle sono quelle che ci sono venute ascoltandolo tutti i giorni per due mesi!
“L’arte può più delle armi!” (cit. Francesco Brasco)
… vabbé, quelle del tanko erano finte!
QUI l’articolo del collega Fabrizio Tommasini (DIRE)
La FOTO del membro in piazza San Marco in copertina è dell’agenzia DIRE.it