Le attività antropiche disturbano assai il pianeta Terra, basti pensare alle emissioni di CO2 e in generale all’inquinamento atmosferico che in parte determina (accelera) un cambiamento climatico. E poi c’è l’inquinamento dell’acqua, i rumori che provocano le navi nei mari, l’inquinamento acustico … Gli effetti del rumore sismico antropico si stanno scoprendo in questi anni.
Padova, 20 giugno 2020 – Un gruppo di ricercatori dell’Università di Padova sono riusciti a mettere in evidenza e a misurare con precisione il cosiddetto “rumore sismico antropico”: hanno confrontato il segnale registrato dai sismometri prima, durante e dopo la quarantena e il “coprifuoco” (lockdown) da Coronavirus. Non sembra ma eserciti e masse che camminano o marciano, il traffico automobilistico, lo scorrimento dei treni, le fabbriche che funzionano a pieno ritmo propagano sulla terra frequenze maggiori del vento, della pioggia e dello scorrere dei fiumi.
E durante il lockdown in Italia questo rumore è diminuito del 50%. Sono dati riportati su Scientific Reports grazie allo studio coordinato da Jacopo Boaga e Lapo Boschi, docenti del dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova.
Uno studio che ha ricadute sull’affinamento della rete dei sismometri (quindi serve in parte per prevedere i terremoti) e che apre un altro capitolo non abbastanza studiato sulle ricadute dell’attività umana sul pianeta.
Sentiamo l’interessante servizio di Bo-Live
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DIDASCALIA: nella foto del post una manifestazione in piazza dei Signori a Vicenza: 3mila persone che camminano provocano un rumore sismico anche se minimo paragonabile forse allo scorrere di un terrente
(ph Francesco Brasco)