Come preservare l’oro blu del nostro pianeta? In un futuro nemmeno tanto lontano l’oro della terra potrebbe essere proprio l’acqua potabile che a causa dell’uso dissennato che se ne fa e dell’aumento demografico, rischia di diventare insufficiente.
E’ per questo che si rende sempre più necessario il problema dei filtri per rendere potabile l’acqua e all’orizzonte si profilano nuove, interessanti soluzioni. E’ quanto è emerso dalla giornata odierna della decima edizione di ‘The future of scienze’ – meeting mondiale voluto da Umberto Veronesi – nell’ambito del più ampio quadro dedicato a ‘The eradication of hunger: per un mondo senza fame’.
Un problema trattato da Chiara Tonelli professoressa di genetica all’Università di Milano ma anche da Andrea Cuomo della StMicroeletctrics che studia strumenti per recuperare e potabilizzare l’acqua.
Per Tonelli “la siccità costituisce una grave minaccia per l’agricoltura e di conseguenza per la produzione alimentare”.
“Considerato che oltre il 70% della disponibilità globale di acqua dolce – aggiunge – viene utilizzata in agricoltura diventa inderogabile sviluppare nuove culture resistenti alla crisi idrica e a basso consumo d’acqua”. Un apertura quindi agli Ogm per puntare alla “massima efficienza – sottolinea – nell’utilizzo dell’acqua”.
Il percorso è già chiaro, secondo Tonelli, ed è quello di agire sulle radici delle piante, fonte di approvvigionamento, e sui pori delle foglie che invece diventano strumento di dispersione. Per farlo bisogna arrivare a delle coltivazioni resistenti attraverso una nuova generazione di piante. D’altra parte c’è anche l’opportunità dice Cuomo di rendere potabile i vari tipi di acqua a costo minimo, aumentando così le risorse idriche anche se in proporzioni ‘locali’. Ecco che allora “in assenza di rete elettrica – dice – c’è il sistema Sun4Water che è in grado di produrre acqua potabile da qualsiasi fonte idrica e fornire l’elettricità sufficiente per alimentare addirittura alcuni telefoni cellulari o luci da campeggio”.
“A seconda della regione – spiega – il sistema potrebbe garantire la quantità d’acqua necessaria per 40-50 persone al costo annuo, a regime, di 1-2 euro a persona”. “Il sistema – aggiunge – è composto da un pannello solare, una pompa, una batteria e alcuni comandi elettronici ed è in grado di filtrare batteri, virus e metalli”.
“Il suo utilizzo – conclude Cuomo – potrebbe migliorare la vita di un miliardo di persone in tutto il Mondo, persone che oggi non hanno accesso né all’acqua potabile né all’elettricità anche in funzione della produzione alimentare”.