Riunione del comitato direttivo provinciale della Fiom vicentina quest’oggi a Villaverla: 110 i delegati presenti in rappresentanza di 5600 iscritti al sindacato dei metalmeccanici della Cgil. Sul tavolo il Jobs Act e la legge di stabilità e tutte le iniziative di governo che precarizzano il lavoro e che tolgono diritti e salario ai lavoratori. Al tavolo il segretario generale della FIOM berica Maurizio Ferron e il segretario FIOM regionale eletto di recente al vertice dei metalmeccanici della Cgil del Veneto Luca Trevisan.
I segretari hanno sottolineato come la politica economica in tema di lavoro del governo faccia acqua da tutte le parti e sia in continuità con quella proposta dai governi precedenti di centrodestra.
Lo sciopero di venerdì 14 novembre, con la grande manifestazione di Milano, è contro le politiche economiche sociali e di riforma del mercato del lavoro messe in atto dal governo a partire dalla cancellazione dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori.
E’ contro la riduzione dei diritti, del salario, dello stato sociale e del peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro.
La finalità del sindacato dei metalmeccanici è quella di contrastare l’aumento della disoccupazione e le privatizzazioni e i processi di de-industrializzazione del patrimonio economico italiano. E contro le politiche di austerità imposte dagli organismi europei e naturalmente contro le posizioni confindustriali.
La FIOM chiede al governo un piano straordinario di investimenti pubblici e privati in tutti i settori recuperando le risorse con una seria lotta all’evasione, al lavoro nero, all’illegalità e alla corruzione.
Il sindacato dei metalmeccanici si batte per impedire i licenziamenti con il rifinanziamento della cassa in deroga e il prolungamento a tutela del 2015 delle attuali norme sulla mobilità.
La Fiom vuole il blocco dei licenziamenti e il ricorso generalizzato ai contratti di solidarietà per ridistribuire il lavoro e combattere la disoccupazione.
Sul versante dei paracaduti sociali la Fiom insiste sull’estensione della cassa integrazione a tutti e l’istituzione di un reddito minimo garantito. E’ per la lotta alla precarietà e la riduzione delle tipologie dei contratti di lavoro precari: ne esistono ben 46 forme diverse.
E’ per l’estensione a tutti coloro che lavorano delle tutele previste nello Statuto dei lavoratori vigente e infine la FIOM è per difendere il diritto alla pensione con il ripristino delle pensioni di anzianità, la riduzione dell’età pensionabile e la tutela degli esodati.
Nelle sedi Cgil intanto si stanno già raccogliendo le adesioni dei lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate che vorranno partecipare alla manifestazione di Milano che vedrà l’intervento del segretario generale nazionale della FIOM Maurizio Landini e della segretaria generale della Cgil Camusso.